Intervista all'allenatore capo, dalle radici della promozione alla costruzione della squadra per la Serie A
La presentazione del roster per la Serie A 2025 è fissata per questa sera, martedì 8 aprile ore 18.30, presso il Macron Sport Hub del Bluenergy Stadium, in zona Curva Nord. Manca sempre meno all’esordio nella massima categoria, domenica 27 aprile a Buttrio contro il Rovigo. Nel mentre ci avviciniamo alla grande data ascoltando le parole della mente della promozione: l’allenatore capo Lopez Rivero Osbel.
Al termine della scorsa stagione hai detto che non potevi finire il tuo lavoro a Buttrio, senza prima ottenere la promozione in Serie A e poi allenare questa squadra nella massima categoria. Raccontaci come hai vissuto questo salto.
“La promozione era un obiettivo fissato dall’inizio anno. Non poteva bastarci la salvezza. Questo era l’anno giusto perché c’erano le risorse. In passato Buttrio aveva ottenuto la promozione sul campo, ma in seguito ha dovuto rinunciare. In altre occasioni siamo arrivati ai playoff ma non c’erano le condizioni per il salto. Ci tenevo tanto perché la mia era una promessa. All’estero ho allenato a diversi livelli, anche ai mondiali, ma questo era un gradino che mi mancava. La promozione è stata ancora più bella perché l’abbiamo conquistata con una squadra composta da ragazzi cresciuti qua a Buttrio. Un bellissimo gruppo che merita di fare questa esperienza nella massima categoria”.
La compattezza del gruppo è stata fondamentale.
“Il ruolo del nostro capitano Matteo Pizzolini è stato importantissimo l’anno scorso e lo sarà ancora di più in questo. Lui deve tenere unito il gruppo e creare la chimica di squadra. Questi rapporti si creano in spogliatoio o anche fuori dal baseball, è qualcosa che i ragazzi devono costruire da soli, senza l’intervento di noi allenatori. Quando quel lavoro mentale funziona, la squadra si esprime bene anche in campo”.
Dicci qualcosa sulla qualità degli avversari e su dove può arrivare il Buttrio.
“Sul piano tecnico abbiamo una buona difesa e un buon monte di lancio. Penso che la salvezza sia nelle nostre possibilità, forse possiamo permetterci anche qualcosina in più. Il campionato è equilibrato, tutte le squadre siano vicine come livello. Forse Rovigo ha qualcosa in più, l’anno scorso è arrivato primo nell’altro girone, inoltre si è anche rinforzato. Avversari come Ronchi e Trieste li conosciamo, Ronchi forse è un po’ più esperta di noi, ma abbiamo le carte in regola per arrivare alla pari. Anche Verona e Padova sono più o meno sullo stesso piano. In ogni caso le previsioni non contano, sarà solo il campo a parlare”.
La squadra ha accolto diversi nuovi rinforzi. Qual è il tuo parere su di loro e come siete arrivati a questi profili?
“Il lanciatore Ramon Perez si è guadagnato la conferma sul campo. Il carcher Salcedo lo avevamo contattato già l’anno scorso, ma era all’esterp. Quest’anno invece ha dato subito disponibilità. Per noi sarà molto utile perché ha esperienza e potrà dare una mano a Zappia, unico ricevitore della scorsa stagione. Il lanciatore Obregon lo abbiamo puntato da subito, per anticipare la concorrenza. So che lo hanno visionato anche degli scout del Giappone, che poi hanno virato su altri obiettivi. Mentre ero a Cuba gli ho parlato. A Villa Clara era il miglior lanciatore, ha vinto il campionato provinciale e i playoff. Penso che rispetto ad altri profili abbia la disciplina e l’età giusta per integrarsi in questo gruppo. L’utility Garcia lo conosciamo, giocava a Trieste, ha accettato subito e ci porta esperienza, così come il lanciatore Bertoldi.
Boscarol ha giocato in diverse squadre friulane in Serie A. Quando l’abbiamo sentito era in Francia, ha ringraziato per l’interesse, ha risolto i suoi accordi col Redipuglia e si è unito subito con grande voglia.
Gergolet era pronto a venire anche in caso di permanenza in B. È un giovane con qualità, speriamo possa darci un grande aiuto.
Infine Barchetta ci aveva fatto andare in B nel 2022, lo vedo motivato e si sta preparando bene”.
